Dislessia, visione binoculare al Siops 2025

Sono stato coinvolto in una (bella) tavola rotonda sulla Dislessia al Siops 2025. Inevitabilmente, la tavola rotonda è un’occasione per affrontare un argomento complesso e dibattuto, non una sede per concluderlo. 

Con più calma cerco ora di puntualizzare il mio contributo su aspetti di visione binoculare e il quadro visivo generale, di interesse oftalmico, più che sulla dislessia che lascio volentieri agli esperti.

  • Dislessia non è un problema visivo, tutti concordano. Pertanto sbagliano i colleghi optometristi o “visivi" in genere che sostengono che con un qualche correzione o training se ne va la dislessia: se la situazione migliora si trattava di disturbi di lettura visione-correlati, non di dislessia. Può certo capitare che ci siano errori diagnostici, ossia ci sia una certificazione di dislessia ma senza una vera condizione di dislessia (e alla tavola rotonda è stato considerato, anche criticando certificazioni troppo precoci).
  • Com’è indicato anche in Linee Guida (ad es. AAPOS, p xx), è noto che disturbi della visione binoculare possono interferire con la lettura, pertanto è necessario escludere disturbi visivi in presenza di disturbi di lettura, specie in età evolutiva, prima di definire la condizione di dislessia. 
  • Pertanto, è necessario un "accurato esame" per escludere disturbi della visione binoculare e dell’accomodazione. Date le difficoltà di tempo, strumentazione, modelli ecc. è sempre difficile fare un esame accurato e completo. Significativamente, lo strabismo non pare indurre spesso difficoltà di lettura. Spesso paiono problematici aspetti del sistema binoculare meno evidenti.
  • Il mio contributo è proprio qui. 
  • Forie faticosamente compensate, ad es. una exoforia elevata (non una exoforia per sé), che induce diplopia crociata, è potenziale causa di confusione come evidenziato in xxx
  • Ma approfondendo i fenomeni dei movimenti oculari grazie ad eyetracker più precisi e disponibili - certo non diffusi in ogni centro che si occupa di valutazioni pre certificazioni - la ricerca recente ha evidenziato che problemi al sistema di vergenza binoculare complicano le saccadi della lettura (Kapoula xxx.
  • Le saccadi (o saccàdi come preferisce il prof. Nucci secondo l’etimo francese) sono tipiche nella lettura, è ben noto che le saccadi nella dislessia sono imprecise e con vari recuperi (è più probabile siano l’esito della dislessia e non un fattore causale).
  • Il fenomeno interessante è che gli eye-tracker mostrano che ad ogni saccade, le vergenze devono riallineare la fissazione a fine saccade. Tipicamente, alla partenza la saccade induce un aumento di divergenza bino e a fine saccade la divergenza si riduce per arrivare alla fissazione binoculare; è un movimento stereotipato e normale, ma nei dislessici non è regolare come nei normolettori.
  • Pertanto, difficoltà di vergenza binoculare associate alla dislessia, peggiorano le performance di lettura, e miglioramento della binocularità rende migliore la condizione complessiva, ma come detto non risolve causalmente la dislessia.
  • Oltre a ciò, pare che le difficoltà sulla binocularità interferiscano con gli aspetti cognitivi, come una sorta di appesantimento. Non che la situazione configuri un deficit cognitivo; anzi è il contrario: una fatica cognitiva è indotta da “interferenze” binoculari, in un soggetto che non avrebbe difficoltà cognitive.

Ringrazio il prof. Roberto Caputo per l’equilibrata sintesi finale.

Ovviamente, ringrazio ancora il prof. Paolo Nucci e la sua squadra dell’evento di grandi contenuti e anche dell'avermi coinvolto nella tavola rotonda citata. 

(imm. dal frontespizio dell'articolo)

©Anto Rossetti